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Chiesetta - Oratorio di S. Bernardino

Ultima modifica 5 aprile 2019

Via A. Manzoni, ang via Borromeo - Arcellasco

La chiesetta-oratorio dedicata a San Bernardino è situata nella località omonima fra Brugora e Proserpio, quasi al termine della via Manzoni, in posizione sopraelevata, all'incrocio con la via Cardinal Federico Borromeo.
La chiesa presenta una soluzione strutturale a navata unica, con tetto a vista, sostenuto da muri perimetrali e da due archi ogivali innestati nelle pareti laterali. Il vano absidale è a pianta quadra, volta a botte, con un unico altare. Campanile a vela e sacrestia addossata al corpo principale delineano la configurazione odierna del monumento. Lo schema costruttivo, molto semplice, è allineato ai canoni del repertorio tardo-gotico, ancora predominanti nel periodo della sua edificazione (metà '400)
.I documenti più antichi delle visite pastorali (2 settembre 1569 e 27 aprile 1574) riportano che la chiesa aveva in origine tre altari; oltre a quello della cappella centrale con dipinto il Crocifisso, vi erano altri due altari laterali, uno dedicato alla Beata Vergine Maria e l'altro ai tre Magi.
Gli ingressi erano due, il principale sulla facciata e l'altro laterale; la campana era situata centralmente sopra la porta principale.
La decorazione parietale predominante nella chiesa è quattrocentesca, realizzata in fasi successive, con un'aggiunta cinquecentesca e tre settecentesche.
Gli affreschi del vano absidale sarebbero stati eseguiti con questa attendibile successione: Cristo nella mandorla, Crocifissione, Quattro Santi. Sulla parete alla sinistra della pala dell'altare, si nota la figura di San Bernardino, cui la chiesa è dedicata. L'ultimo affresco in ordine di esecuzione è datato 1459, pertanto gli altri due risultano essere antecedenti.
Il ciclo di affreschi dell'arco principale è in sequenza: Adorazione dei Magi, Annunciazione, Crocifissione (settecentesca). Non abbiamo datazioni di riferimento, riteniamo però che l'Adorazione dei Magi, in gotico internazionale, sia collocabile in un periodo molto prossimo a quello del vano absidale. Più maestri d'identità sconosciuta partecipano alla decorazione quattrocentesca della chiesa avvenuta in fasi distinte ma sicuramente collocabili nella seconda metà del XV secolo.
L'edificio religioso ha subito restauri nel 1956 -57 con il rifacimento del tetto e l'abbellimento dell'altare, che è stato rivestito di marmi a spese della popolazione della località di San Bernardino.